Uno degli aspetti fondamentali della fotografia, tra i più difficili da fare propri è la composizione. Con questo articolo cercheremo di capire la composizione attraverso 9 regole fondamentali illustrate con altrettanti scatti da uno dei più grandi fotografi contemporanei: Steve McCurry.
Si pensa che la parte fondamentale di una foto sia la gestione della luce, ma la sola luce non basta per realizzare una buona immagine, senza una buona composizione non riuscirà a suscitare le stesse emozioni di una composta con criterio. Riuscire a capire la composizione e metterne in pratica alcune regole basilari più rivelarsi più difficile di quanto si possa credere. Ci sono fotografi che hanno un innato senso estetico verso la composizione e che riescono a decidere in maniera istintiva e spontanea come collocare gli elementi inquadrati nel rettangolo del fotogramma. Altri devono razionalmente cercare di risolvere il problema affidandosi a dei criteri che aiutano nell’ottenere una composizione più armoniosa per far capire il senso del fotogramma.
Grazie a Steve McCurry possiamo prendere in considerazione le nove regole che faranno comprendere meglio la composizione in fotografia:
1. La regola dei terzi
E’ la regola più “famosa” nella composizione fotografica. L’idea è quella di inserire gli elementi importanti dell’inquadratura alle intersezioni delle due linee verticali e di quelle verticali distribuiti ai terzi dell’inqudratura. Nella sua semplicità, questo piccolo accorgimento riesce a rendere le proprie immagini estremamente più dinamiche e forti.
2. Le linee guida
Leggermente più complessa della regola dei terzi, l’idea è quella di utilizzare delle line presenti nell’inquadratura per guidare lo sguardo dell’osservatore verso uno o più punti di interesse del fotogramma, spesso posizionato in uno dei punti chiave sempre secondo la su citata regola dei terzi.
3. Le diagonali
Le line diagonali creano movimento e dinamicità nella fotografia e, al tempo stesso, spingono lo sguardo dell’osservatore a vagare nell’inquadratura in maniera controllata, secondo un percorso ben definito dal fotografo.
4. Le cornici
Elementi come porte, finestre o qualsiasi cosa possa contribuire ad incorniciare elementi di interesse dell’immagine sono tutti mezzi validi per puntare l’attenzione di chi guarda su alcuni parti dell’immagine piuttosto che su altre.
5. Il contrasto tra soggetto e sfondo
Posizionare il soggetto contro uno sfondo che presenti un alto contrasto contribuisce a creare dinamicità e ad aumentare il dramma di una immagine, facendo risaltare maggiormente il soggetto dal contesto in cui è inserito.
6. Riempire il fotogramma
Avvicinarsi al soggetto quanto più possibile – ovviamente senza infastidirlo o minarne il confort – consente di concentrare l’attenzione di chi guarda sul soggetto principale dell’immagine, eliminando qualsiasi forma di distrazione e dondando maggiore forza al soggetto ripreso.
7. Occhio dominante al centro
Ciascuno di noi ha un occhio dominante che, in genere, viene sempre posizionato al centro dell’inquadratura: ciò contribuisce a creare l’illusione che l’occhio del soggetto segua quello di chi guarda dando una maggiore incisione all’immagine.
8. Elementi ripetuti
Il cervello umano è naturalmente attirato dagli schemi e dagli elementi ripetuti, che vengono ritenuti in maniera naturale indipendente dalla cultura piacevoli. Va osservato, però, che uno schema interrotto cattura ancora di più l’attenzione del nostro cervello.
9. Simmetria
La simmetria è una di quelle condizioni geometriche che più di tutte attirano il nostro cervello, che tende spontaneamente a giudicarla come piacevole alla vista. Queste sono solamente regole e che seguire le regole è bene, ma lo è anche in alcune occasioni non seguirle. E’ necessario, però, conoscere approfonditamente tali regole per essere in grado di scegliere quando è meglio seguirle e quando, invece, vanno infrante.